Cos’è la SEO? Come posizionare un sito web sui motori di ricerca?
Scoprilo leggendo questa guida introduttiva alla SEO.
Ti spiegherò come ottimizzare il tuo sito web per il posizionamento sui motori di ricerca.
A fine articolo, ti svelerò il migliore strumento SEO che utilizzo per ottimizzare gli articoli e posizionarli in prima pagina su Google. Lo strumento che mi permette di trovare le money keyword: quelle parole chiave che mi permettono di creare entrate passive grazie all’affiliate marketing.
Cos’è la SEO
SEO è l’acronimo inglese che sta per Search Engine Optimization = Ottimizzazione per i motori di ricerca.
È il processo di ottimizzazione che favorisce il posizionamento di un sito web su un motore di ricerca allo scopo di ricevere traffico organico, ovvero, il traffico “che viene da se”, “gratis”, “naturale”, …
Diverso quindi dal traffico a pagamento (advertising), dove puoi ricevere traffico immediato pagando le pubblicità, la SEO ti permetterà di ricevere visite gratis dai motori di ricerca. Come?
- Un utente digita una parola chiave o frase su Google inerente a quello sta cercando.
- Il tuo contenuto appare nei risultati di ricerca.
- L’utente clicca e visita il tuo contenuto. Senza che tu abbia speso nulla per farlo arrivare lì.
Per posizionare i contenuti del tuo sito web tra i primi risultati di ricerca per determinate parole chiave occorre seguire delle precise ottimizzazioni: da qui nasce la SEO.
Io per esempio, utilizzo la SEO per posizionare articoli che puntano a determinate money keyword all’atto di ricevere traffico organico che monetizzo tramite l’affiliate marketing. Questo mi permette di generare entrate passive e guadagnare anche mentre sono in viaggio, o mentre dormo, senza preoccuparmi di controllare campagne pubblicitarie, spendere soldi inutilmente o gestire clienti. Ho scritto una guida a riguardo, clicca qui per scoprire come faccio.
In questo articolo ti parlerò della SEO applicata ai motori di ricerca, in particolare, di Google.
La SEO per i motori di ricerca svolge il ruolo di “far capire” a Google, Bing o Yahoo che il tuo articolo sta parlando di un determinato argomento, o meglio, di una determinata parola chiave. Inoltre devi far capire al motore di ricerca che quell’articolo è il migliore che si possa leggere a riguardo. Ogni motore di ricerca ha un suo algoritmo e Google ha circa 209 fattori che decidono il posizionamento sul suo motore di ricerca.
Come si fa a far capire a Google che il tuo articolo è il migliore per quella determinata parola chiave?
Tramite delle ottimizzazioni On-Site e Off-Site.
Una serie di strategie, ottimizzazioni e accorgimenti che devi integrare all’interno del tuo sito e di ogni tuo articolo (on-site), e fuori dal tuo sito, con backlink provenienti da altri siti che puntano al tuo (off-site).
Prima di entrare in dettaglio nell’ottimizzazione on-site e off-site, voglio che tu comprenda a pieno cos’è la SEO e che questa non esiste solo per Google, Bing o Yahoo… ma esiste per qualsiasi altra piattaforma che integra un motore di ricerca.
Non Solo Google, Bing o Yahoo! Quanti Motori Di Ricerca Esistono?
Prima di passare alla guida introduttiva alla SEO per il posizionamento su Google, voglio farti capire che l’ottimizzazione per i motori di ricerca si espande anche per altre piattaforme.
Nonostante sarai abituato a conoscere la SEO in riferimento ai motori di ricerca più comuni quali Google, Bing o Yahoo ti dico subito che l’ottimizzazione al posizionamento non riguarda solo questi colossi, bensì esistono svariati altri motori di ricerca. Dei motori di ricerca che hanno un proprio algoritmo per decifrare la qualità dei contenuti che pubblichi.
Alcuni esempi di piattaforme dove occorre fare dell’ottimizzazione SEO?
- YouTube
- Amazon
- eBay
- App store (ASO)
Questi sono solo alcuni degli esempi di motori di ricerca che necessitano di tutte quelle ottimizzazioni utili al posizionamento dei contenuti per determinate parole chiave. Proprio come la SEO per Google, esiste una SEO per posizionare le parole chiave in questi altri motori di ricerca. Ognuno di essi ha un algoritmo più o meno complesso simile a quello di Google.
Alcuni esempi…
La SEO per YouTube
Nel caso di YouTube dovrai ottimizzare il file name del video prima di caricarlo, inserire i tag giusti, scrivere un titolo SEO, ottimizzare la descrizione e dire a voce delle specifiche parole durante la registrazione del video a seconda della parola chiave che stai targhettizando. Al posto di inserire la parola chiave nel testo, come accade per la SEO di Google, dovrai nominare la parola chiave a voce durante il tuo video; solo così YouTube riconoscerà la legittimità dell’argomento di cui stai parlando. Oltre a questo, esiste anche la parte di SEO off-site di YouTube, fatta per esempio di quante persone “embeddano” il tuo video nei propri blog, oppure in base al numero di iscritti che ha il tuo canale o quante volte vieni citato dagli altri YouTubers. L’insieme di questi elementi decreta il posizionamento del tuo video sul motore di ricerca di YouTube.
La SEO per Amazon o eBay
Anche per quanto riguarda Amazon, come descritto nel migliore corso per fare Amazon FBA, esiste un ottimizzazione della scheda prodotto per posizionare l’oggetto che stai vendendo su una determinata keyword. Anche lì dovrai ottimizzare il titolo, la descrizione del prodotto e ottenere recensioni che ti permetteranno di scalare posizioni sulla parola chiave di un prodotto. L’algoritmo di Amazon mette insieme tutti questi elementi per decretare la qualità del tuo prodotto e farlo scalare nelle prime posizioni di ricerca per determinate keyword. Lo stesso, in maniera leggermente diversa, accade su eBay.
La SEO per App Store e Google Play
La stessa cosa accade nell’App Store o su Google Play, che sono dei veri e propri motori di ricerca per cercare le applicazioni per telefoni Android o iOS. Anche lì esiste un ottimizzazione SEO per far salire di posizioni le applicazioni per determinate parole chiave.
Come vedi, non esiste la SEO applicata solo per Google, ma l’ottimizzazione dei contenuti avviene per qualsiasi altra piattaforma possiede un motore di ricerca. Semmai ti capiterà di creare un video su YouTube, di vendere prodotti su Amazon o di creare applicazioni per telefono, sappi che dovrai ottimizzare i tuoi contenuti per ricevere visite, visualizzazioni, vendite o installazioni da traffico organico, proprio come accade con Google.
Dopo questa piccola parentesi, utile a farti capire che non esiste solo l’ottimizzazione dei motori di ricerca più comuni, possiamo proseguire con quello che molto probabilmente ti interessa di più: la SEO per il posizionamento dei siti web su Google.
La SEO Per Il Posizionamento Dei Siti Web Su Google
Questa sezione è dedicata a tutti coloro che voglio avere un quadro generale su come funziona la SEO applicata a Google. Come ben saprai Google è il colosso tra i motori di ricerca. Tra Google e gli altri motori di ricerca (Bing, Yahoo, Baidu, …) c’è una disparità di utilizzo enorme. La stra-grande maggioranza di tutti noi cerca su Google. Ti basti pensare che Google paga la Apple 3 Miliardi l’anno per restare come motore di ricerca predefinito su Safari (su tutti gli iPhone, iPad, Apple TV, ecc…).
Quindi, quasi inutile quindi andare ad analizzare la SEO per gli altri motori di ricerca. C’è anche da precisare che la SEO applicata a Google e gli altri motori di ricerca non differisce tantissimo. Quindi, proseguiamo con la guida introduttiva alla SEO su Google.
Quali e Quanti Fattori Influiscono Sul Posizionamento?
Pronto allo spauracchio? I fattori che influiscono il posizionamento dei siti web su Google sono circa 200 (di quelli conosciuti).
L’algoritmo di Google è molto complesso. In automatico cerca di capire se il tuo contenuto è di qualità e merita di essere tra le prime posizioni per determinate parole chiave (query). Questo lo fa assemblando l’insieme di tutti e 200 i fattori. Alcuni sono impattano di più, altri meno.
Come descritto nel super post di backlinko.com, dove vengono elencati i 200 i fattori dell’algoritmo di Google, si possono suddividere a livello di:
- Dominio internet (autorevolezza).
- Sito web (struttura e performance).
- Pagina web (ottimizzazione SEO on-page).
- Backlink (ottimizzazione SEO off-site).
- Interazione degli utenti.
- Popolarità del brand del tuo sito.
- Fattori di spam on-site.
- Fattori di spam off-site.
- Altre regole speciali dell’algoritmo di Google.
Tutte queste categorie comprendono i 200 fattori di cui Google tiene conto per valutare il posizionamento del tuo articolo per una determinata parola chiave.
Creerò un post dedicato esplicando tutti e 200 i fattori dell’algoritmo di Google. Per ora, ci interessa solo sapere come funziona la SEO e come orientarci per posizionare i siti web al meglio. In fin dei conti, tutto quello di cui dovrai tenere conto è scrivere contenuti di qualità che effettivamente aiutino l’utente che visita il tuo sito web. Il resto verrà da se. Proseguiamo…
Come Funziona Un Motore Di Ricerca, In Breve
Come funziona un motore di ricerca? In sintesi, un motore di ricerca attraversa questi fasi:
- Crawling (scansione): il processo in cui il bot di Google, in automatico, scansiona il contenuto del tuo sito.
- Indexing (indicizzazione): il processo che indicizza e decide per quali keyword mostrare il tuo contenuto nei risultati di ricerca.
- Ranking (posizionamento): il processo che decide la classificazione del posizionamento del tuo articolo nel motore di ricerca per una determinata parola chiave.
Le tempistiche di questi processi possono variare. In genere il crawling e l’indexing avviene nel giro di alcuni giorni. Per quanto riguarda il ranking è un processo più lungo e ballerino che per raggiungere determinate posizioni occorre attendere anche dei mesi.
Bene, ora che hai capito come funziona un motore di ricerca passiamo alla prima fase per ricevere traffico organico nel proprio sito web: la ricerca delle parole chiave.
La Ricerca Della Parola Chiave
Per prima cosa occorre trovare le parole chiave giuste. Quelle parole che vengono ricercate dagli utenti su Google e che hanno un volume di ricerca mensile constante. Questo, ci darà preziose visite gratuite, se saremo in grado di utilizzare la SEO al meglio e posizionare i nostri contenuti tra i primi risultati di ricerca.
Quanto è importante il posizionamento sui motori di ricerca?
Per sapere orientativamente quante visite riceverai per una determinata keyword devi prima sapere il CTR per ogni posizionamento.
Dati alla mano, pur sempre indicativi, ecco quale percentuale di traffico visiterà il tuo sito web in base alla posizione che ottieni per una determinata parola chiave:
- Prima posizione: 32.5%
- Seconda posizione: 17.6%
- Terza posizione: 11.4%
- 8.1%
- 6.1%
- 4.4%
- 3.5%
- 3.1%
- 2.6%
- 2.4%
- (inizio seconda pagina): 1.0%
- 0.8%
- 0.7%
- 0.6%
- 0.4%
Se quindi una parola chiave ha un volume di 12.000 ricerche mensili otterrai:
- 3.900 visite se arrivi in prima posizione.
- 2.112 visite se arrivi in seconda posizione.
- 1.368 visite se arrivi in terza posizione.
Ovviamente sono tutti dati indicativi, ma ti sarai reso conto che è bene arrivare almeno nella top 3, o nella top 5 se la parola chiave è di alto volume di ricerca.
A seconda del volume di ricerca e de valore della parola chiave puoi permetterti una posizione più o meno alta. In alcuni casi, per ottenere buoni risultati, potrebbe essere sufficiente puntare alla prima pagina (i primi 10 risultati).
Come Si Ottengono i volumi di ricerca mensili?
I tool che utilizzo per vedere quante ricerche mensili ha una keyword sono:
# 1 – Google Keyword Planner Tool
Google Keyword Planner Tool è uno strumento gratuito messo a disposizione da GoogleAds. Lo strumento è gratuito ma risulta preciso solo se hai almeno una campagna pubblicitaria in corso. In caso contrario, vedrai il volume di ricerca di ogni keyword con un range di ricerche mensili molto ampio. Dati che risultano molto approssimativi e alquanto inutili. Clicca qui per provarlo subito.
Quali altri strumenti puoi utilizzare per ricercare il volume di ricerca mensile gratis? SEMrush e KWFinder…
# 2 – SEMrush
SEMRush è il mio strumento SEO preferito. Quello che utilizzo per monitorare l’andamento dei miei siti e ottimizzare lato SEO il mio sito e i miei articoli. All’interno di questa suite si trova anche lo strumento per l’analisi delle parole chiave.
Clicca qui per avere SEMrush gratis per 14 giorni o prova direttamente il tool inserendo la keyword qui sotto:
# 3 – KWFinder
Un altro strumento molto valido per conoscere i volumi di ricerca mensili delle keyword e scoprire le parole chiave correlate è KWFinder.
Clicca qui per provare KWFinder gratis (5 ricerche gratuite al giorno) o inserisci la parola chiave direttamente qui sotto:
Come ho scritto in dettaglio nel mio articolo su SEMrush e sull’approfondimento per la ricerca delle money keword bisogna sapere come trovare le parole chiave giuste:
Come Si Sceglie Una Parola Chiave?
Come già visto in questa sezione della guida per guadagnare con la SEO e l’affiliate marketing, occorre trovare delle parole chiave con determinate caratteristiche.
Una parola chiave per essere considerata buona deve avere le seguenti caratteristiche:
- Volume di ricerca medio-alto: consigliato oltre le 3.000 ricerche mensili.
- Bassa competitività: i siti posizionati per quella keyword devono essere battibili.
- Valore della parola chiave: se vuoi monetizzare il traffico che riceverai nel tuo articolo, assicurati che la parola chiave sia di valore.
Tutti questi dati puoi analizzarli e vederli sempre con lo strumento di SEMrush. Se vuoi approfondire, puoi leggere questa guida che ti spiega passo dopo passo come analizzare e scegliere una parola chiave vincente.
Una volta trovata la parola chiave per la quale vuoi ottenere traffico, dovrai scrivere l’articolo incentrato su quella query di ricerca. Incomincia ora l’ottimizzazione SEO on-site:
Come Favorire Il Posizionamento Su Google? SEO on-site e SEO off-site
La SEO intesa come ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca si può dividere essenzialmente in due parti: la SEO on-site, ovvero l’ottimizzazione che avviene all’interno del tuo sito e la SEO off-site, ovvero l’ottimizzazione che avviene al di fuori del tuo sito.
Sono entrambe molto importanti e non si può dire con precisione assoluta quale delle due prevalga sull’altra. Di certo, devono essere ottimizzate e seguite entrambe per ottenere il meglio sul posizionamento.
Vediamo ora gli elementi principali di cui devi tenere conto per avere un sito web ottimizzato SEO (on-site).
SEO On-site
L’ottimizzazione SEO on-site riguarda tutto il contesto che fa parte del sito web (on-site) e degli articoli che andrai a scrivere (on-page), che comprendono: il dominio internet, la struttura del sito web, le prestazioni del sito e infine la stesura di ogni singolo articolo per una determinata keyword che vuoi targhettizzare.
Per iniziare bene si deve innanzitutto scegliere un giusto dominio internet e creare un sito web ottimizzato SEO. Per fare questo puoi andare sul sicuro acquistando un hosting web veloce e affidabile come quello di SiteGround. Cliccando qui otterrai un dominio internet gratis e un hosting web scontato del 60%.
In seguito, dovrai creare una struttura di categorie e sotto-categorie inerenti all’argomento di cui stai parlando. Dovrai assicurarti che il tuo sito web sia una Ferrari con tutti gli optional che piacciono tanto a Google. Dopodiché, il compito finale è scrivere articoli ottimizzati SEO che puntano alla parola chiave.
Ricordandoti sempre che una delle cose più importanti che occorre fare per essere ben posizionati sui motori di ricerca è scrivere dei contenuti di qualità e che siano veramente di aiuto all’utente che visita il tuo sito.
Un ottimo articolo per approfondire tutti i punti da tenere in considerazione per un ottimizzazione SEO on-page ottimale è questo qui (in Inglese).
Tenendo conto di quante più ottimizzazioni possibili da effettuare all’interno del tuo sito e dei tuoi articoli potrai già dare una grande mano a Mr. Google per far capire che il tuo contenuto è il migliore che si possa leggere per quella determinata parola chiave.
I contenuti saranno la benzina del tuo sito, e il tuo sito sarà la macchina che dovrai far andare alla massima velocità. Per creare la tua macchina da guerra perfetta ho creato questa guida per creare un sito WordPress perfetto, con il migliore tema WordPress (Enfold) e i migliori plugin WordPress in grado di mandare al massimo della potenza il tuo sito.
Per dare manforte però, si deve fare anche della SEO off-site.
SEO Off-Site
Dopo che hai strutturato il tuo sito a dovere, averlo reso performante e aver scritto gli articoli per ogni keyword, si passa alla fase della SEO off-site. Questa parte svolge il compito di dire a Google che non solo tu pensi che il tuo contenuto sia il migliore, ma la stessa cosa la pensano anche gli altri.
Per far capire a Google che il contenuto di cui stai parlando è il migliore e si merita le prime posizioni devi fare in modo che il tuo articolo sia citato da altre fonti. Fonti possibilmente autorevoli e in tema con l’argomento di cui parli.
Questo riscontro Google può capirlo tramite la scansione di altri siti web o piattaforme per vedere se il tuo sito web è citato e linkato come contenuto di riferimento.
L’ottimizzazione off-site più comune e importante da tenere conto è la creazione di backlinks:
Backlinks
Per far capire a Google che il tuo articolo parla di un determinato argomento e punta ad una specifica query di ricerca occorre ottenere dei backlink. Ovvero dei link esterni, che mandano al tuo sito.
In questo modo Google capisce che altri siti suggeriscono il tuo articolo come contenuto di riferimento per un determinato argomento.
Un esempio molto approssimativo: hai creato un articolo e stai puntando alla parola chiave “cuscini in lattice”. Dopo la pubblicazione, dovrai trovare un sito autorevole (link per controllare l’autorevolezza di un sito) e che sia a tema con il settore dei cuscini. Dopodiché dovrai fare in modo (tramite la richiesta di un guest post ad esempio) che il tuo link sia presente in uno dei loro articoli, possibilmente con anchor text “cuscini in lattice”. Google, quando scansionerà quel sito, noterà il link al tuo sito con anchor text “cuscini in lattice” e di conseguenza ti farà salire di posizione per quella determina query di ricerca.
La creazione di backlink è un procedimento che richiede un po’ di esperienza e deve essere fatto a dovere. Approfondirò questo argomento con un articolo dedicato.
Social Bookmark e Interazione Utenti
Un altro modo in cui Google decreta se i tuoi contenuti sono apprezzati dagli utenti è notare la presenza dei tuoi articoli nei vari social network. A seconda di quante condivisioni il tuo articolo ha ottenuto nei vari social network, Google può darti qualche piccolo punto in più per farti scalare sui motori di ricerca.
Oltre a questo, Google percepisce l’utilità del contenuto dei tuoi articoli in base al periodo di permanenza dell’utente all’interno del tuo sito.
Il Migliore Strumento SEO: SEMRush
Il migliore strumento SEO che si possa utilizzare è SEMrush. Una prova gratis la puoi ottenere cliccando qui:
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Inserendo il tuo sito all’interno di SEMrush potrai monitorare i progressi del posizionamento e ottimizzare la parte SEO on-site e off-site. Uno strumento che torna utile a principianti ed esperti del settore.
Questo strumento che ti dirà come strutturare un articolo SEO e soprattutto come e dove ottenere i backlink che saranno di beneficio per il tuo articolo.
Un ottimo strumento SEO che raccomando a tutti coloro che vogliono intraprendere una seria strada di web marketing per cominciare a guadagnare con la SEO. Il costo di SEMrush non è dei più bassi, ma è un ottimo investimento per il futuro del proprio business.
Per scoprire in dettaglio cosa fa questo strumento ti invito a leggere questa recensione di SEMrush che ho scritto qualche mese fa.
Una volta che hai completato e pubblicato il tuo articolo per una determinata parola chiave puoi utilizzare questo tool per analizzare a che livello di ottimizzazione SEO è il tuo contenuto.
I Cambi Di Algoritmo Google Nel Corso Degli Anni
2003: Google Florida Update
Il primo aggiornamento significativo dell’algoritmo di Google è stato il Florida Update nel 2003. Questo cambiamento mirava a contrastare le tecniche di SEO black hat, come il keyword stuffing, che consentivano ai siti web di manipolare le classifiche di ricerca. Il Florida Update penalizzò pesantemente questi siti, favorendo invece contenuti più autentici e di qualità. Questo aggiornamento segnò l’inizio dell’attenzione di Google verso la qualità dei contenuti.
2005: Google Jagger Update
Nel 2005, Google lanciò l’aggiornamento Jagger, concentrandosi sul miglioramento della gestione dei link esterni. Questo aggiornamento mirava a penalizzare i siti web che utilizzavano schemi di link per migliorare artificialmente il loro ranking. Jagger rafforzò l’importanza di avere link naturali e di alta qualità, riducendo l’efficacia dei link spam e delle tecniche di link-building non etiche.
2011: Google Panda
L’aggiornamento Panda del 2011 rappresentò un grande cambiamento nel modo in cui Google valutava la qualità dei contenuti. Questo aggiornamento penalizzava i siti con contenuti di bassa qualità, duplicati o ricchi di pubblicità invasiva. Il Panda Update influenzò il posizionamento di migliaia di siti, incoraggiando i webmaster a creare contenuti originali e di valore per gli utenti.
2012: Google Penguin
Nel 2012, Google introdusse l’aggiornamento Penguin, mirato a combattere le tecniche di manipolazione dei link, come i link a pagamento e i link non naturali. Penguin colpì duramente i siti che praticavano il link-building aggressivo, costringendo i webmaster a focalizzarsi su pratiche di SEO più etiche e sostenibili. Questo aggiornamento segnò un ulteriore passo verso la creazione di un web più pulito e onesto.
2013: Google Hummingbird
Il Google Hummingbird Update, lanciato nel 2013, fu un cambiamento significativo nell’algoritmo, volto a migliorare la comprensione delle query di ricerca. Hummingbird consentì a Google di interpretare meglio l’intento dietro le ricerche degli utenti, piuttosto che concentrarsi solo sulle singole parole chiave. Questo aggiornamento permise a Google di fornire risultati di ricerca più pertinenti e precisi, migliorando l’esperienza utente.
2015: Google Mobilegeddon
Nel 2015, Google introdusse il cosiddetto Mobilegeddon Update, che rivoluzionò il modo in cui i siti web venivano valutati su dispositivi mobili. Con questo aggiornamento, Google iniziò a premiare i siti web ottimizzati per il mobile, penalizzando quelli non responsive. Dato l’aumento dell’uso dei dispositivi mobili per navigare in internet, Mobilegeddon ebbe un impatto significativo sul traffico di molti siti web.
2015: Google RankBrain
Sempre nel 2015, Google lanciò RankBrain, un sistema di intelligenza artificiale che divenne parte integrante dell’algoritmo di ricerca. RankBrain utilizza il machine learning per interpretare meglio le query di ricerca complesse e per offrire risultati più pertinenti. Questo aggiornamento segnò l’inizio dell’era dell’IA nell’algoritmo di Google, migliorando significativamente la capacità del motore di ricerca di capire e rispondere alle richieste degli utenti.
2018: Google Medic Update
Nel 2018, Google implementò l’aggiornamento Medic, che colpì in modo particolare i siti web legati alla salute e al benessere. Questo aggiornamento faceva parte di un più ampio sforzo di Google per migliorare la qualità delle informazioni nei settori sensibili, come la salute. L’algoritmo iniziò a privilegiare i siti con contenuti autorevoli e di alta qualità, creati da esperti o fonti affidabili.
2019: Google BERT
L’aggiornamento BERT del 2019 (Bidirectional Encoder Representations from Transformers) rappresentò un altro passo avanti nell’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la comprensione delle query di ricerca. BERT permise a Google di interpretare meglio il contesto delle parole in una frase, migliorando la precisione dei risultati di ricerca, soprattutto per le query più lunghe e complesse. Questo aggiornamento rese l’algoritmo di Google ancora più sofisticato nel capire il linguaggio naturale.
2021: Google Core Web Vitals
Nel 2021, Google introdusse l’aggiornamento Core Web Vitals, che aggiunse nuovi fattori di ranking basati sull’esperienza utente. Questo aggiornamento si concentrò su aspetti come la velocità di caricamento delle pagine, la stabilità visiva e l’interattività. L’obiettivo era premiare i siti che offrivano un’esperienza utente fluida e senza intoppi, riflettendo l’importanza crescente dell’usabilità nel posizionamento nei risultati di ricerca.
2023: Google Helpful Content Update
Nel 2023, Google rilasciò il Helpful Content Update, un aggiornamento mirato a promuovere contenuti realmente utili per gli utenti. Questo aggiornamento penalizzò i siti che producevano contenuti solo per il posizionamento SEO, senza offrire un reale valore informativo. Google enfatizzò l’importanza di creare contenuti che rispondano alle domande degli utenti e che siano scritti per le persone, piuttosto che per i motori di ricerca.
Cambio Algoritmo Google Marzo 2024
Nel 2024, Google ha introdotto un’importante modifica al suo algoritmo con l’Aggiornamento Core di Marzo 2024. Questo aggiornamento rappresenta un significativo passo avanti nell’impegno di Google per migliorare la qualità dei risultati di ricerca, riducendo drasticamente i contenuti di bassa qualità e non originali. L’obiettivo principale di questa revisione è stato quello di ridurre la presenza di contenuti “inutili” nei risultati di ricerca, con l’ambizione di eliminarne circa il 40%.
Principali Cambiamenti dell’Aggiornamento di Marzo 2024
- Riduzione dei Contenuti di Bassa Qualità: L’aggiornamento ha rafforzato i criteri per identificare e penalizzare i contenuti creati principalmente per manipolare i risultati di ricerca, piuttosto che per offrire valore reale agli utenti. Questa mossa include un’attenzione particolare ai contenuti generati su larga scala senza l’intento di rispondere in modo autentico alle esigenze degli utenti.
- Politiche Anti-Spam Aggiornate: Google ha introdotto nuove politiche per contrastare pratiche manipolative, come l’abuso dei domini scaduti e l’abuso della reputazione dei siti. Ad esempio, siti con una forte reputazione che ospitano contenuti di bassa qualità solo per migliorare il ranking SEO, come recensioni di prestiti poco rilevanti su siti educativi, verranno penalizzati.
- Miglioramenti nella Classificazione: L’algoritmo ora tiene conto in modo più efficace dell’esperienza utente, penalizzando i siti che offrono un’esperienza povera o che sono principalmente ottimizzati per i motori di ricerca piuttosto che per le persone
Gli effetti di questo aggiornamento sono stati immediati e rilevanti. Molti siti che si affidavano a contenuti generati automaticamente o a tattiche SEO aggressive hanno subito un calo significativo nel traffico o sono stati completamente deindicizzati. Ciò ha avuto un impatto negativo anche su siti che facevano un uso pesante di strategie di marketing di affiliazione senza aggiungere valore sostanziale all’esperienza dell’utente.
Questo aggiornamento sottolinea ancora una volta l’importanza di creare contenuti di alta qualità e di offrire una solida esperienza utente per mantenere e migliorare la visibilità nei risultati di ricerca di Google.

Alessandro Sabbatini è un esperto di marketing digitale e imprenditore online che sfrutta le potenzialità di internet per creare opportunità di guadagno. Come fondatore di ProMarketer.it, si dedica a fornire guide gratuite sul marketing online, strategie per generare reddito online e informazioni a scopo educativo su investimenti, basate sulla sua vasta esperienza nel campo.