Il Calo Di Prezzo Di Ethereum Influisce Sulla Sua Fusione?

Ethereum è stato lanciato ufficialmente nel 2015. Spesso viene associato e confuso con il Bitcoin, ma in realtà le due tecnologie hanno obiettivi diversi. Il Bitcoin fin dalla sua nascita ha cercato di imporsi come una moneta digitale alternativa alle valute tradizionali. Ethereum, invece, cerca di allargare gli usi delle criptovalute: non si vuole limitare a sostituire o affiancare il concetto di denaro, ma ha l’ambizione, in parte già realizzata, di decentralizzare prodotti e servizi, per renderli più democratici e indipendenti dall’intervento di intermediari esterni.

Un ecosistema molto più complesso, che proprio per questo fin dalla sua nascita ha attirato l’attenzione non solo degli investitori, ma anche di tutti coloro che hanno subito intravisto le potenzialità di questa tecnologia e che dopo il massimo storico che ha visto la criptovaluta toccare oltre 4200 euro di valore, continuano a monitorare il cambio ERH Euro anche in questo periodo. Grandi cambiamenti, infatti, sono già stati annunciati per questa tecnologia e nonostante un fisiologico calo, Ethereum ha tutte le carte in regola per continuare a recitare un ruolo da protagonista.

prezzo ethereum e fusione

The Merge: il passaggio da Proof of Work a Proof of Stake

Nei prossimi mesi, quasi sicuramente entro il 2022, Ethereum completerà il passaggio dal suo protocollo storico, il Proof of Work (PoW), al Proof of Stake (PoS), molto più efficiente dal punto di vista energetico. Il passaggio di Ethereum da Proof of Work a Proof of Stake è conosciuto comunemente come ‘The Merge’, che in italiano può essere tradotto con ‘la fusione’. Questo perché la catena di informazioni validate che è già è in funzione sull’attuale tecnologia di Ethereum, manterrà tutte le sue funzionalità e tutto lo storico delle transazioni.

Il vero cambiamento sta nel meccanismo che ne regolerà il consenso: grazie anche a incentivi di natura economica che proteggeranno la nuova blockchain, dati e blocchi saranno regolamentati da nuovi validatori della rete.

I vantaggi della ‘fusione’ di Ethereum

Un grande punto di forza del passaggio a Proof of Stake sta nella promessa di un netto risparmio energetico: da sempre quello del consumo rappresenta il tallone d’Achille della blockchain Ethereum, considerata eccessivamente inquinante. Una volta completato il merge, il procedimento sarà più sostenibile, con la naturale conseguenza di poter allargare la platea di coloro che potranno partecipare alla rete e con un notevole alleggerimento dell’impatto ambientale e della produzione energetica. Secondo alcune stime il Merge avrà la capacità di ridurre drasticamente il consumo di energia, fin quasi al 99,5%.

Cosa pensa Vitalik uterin a proposito del Merge

Chi in queste settimane sta seguendo con particolare attenzione il processo di fusione di Ethereum e il suo passaggio dal Proof of Work al Proof of Stake, è senza dubbio il suo creatore, il programmatore canadese di origine russe Vitalik Buterin. Buterin, 28 anni, in un’intervista al magazine americano Fortune, ha posto l’attenzione sul ruolo che potrebbero rivestire le entità che al momento detengono un grande numero di ETH e che potrebbero influenzarne il funzionamento.

Nonostante queste considerazioni, Vitalik Buterin non ha comunque voluto allarmare gli investitori: è più che normale, ora che si entra nella fase decisiva del processo di fusione, che possano esserci dei momenti di instabilità. L’obiettivo è superarli al più presto per entrare nella nuova era di Ethereum: più sostenibile, ecologica, sicura.

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